In occasione dell’Umbria Antica festival 2024 è stato creato nelle città di Todi (15-17 marzo) e Perugia (22-24 marzo) “uno spazio di riflessione e di divulgazione dedicato a tutti coloro che amano la storia”: in questi due ultimi week-end infatti sono intervenute importanti figure attive nel campo della storia, dell’arte, dell’archeologia e non solo, con l’intento di promuovere il patrimonio culturale italiano rivolgendosi ad un pubblico ampio ed eterogeneo. Tra di loro, nella mattinata di sabato 16 marzo, è intervenuto anche Costantino D’Orazio, da gennaio 2024 nuovo direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e della Direzione regionale Musei Umbria, il quale ha presentato la sua idea di restyling della “linea d’Umbria”, costituita dalle 14 sedi museali facenti capo alla Direzione regionale.

Il lavoro della direzione si concentrerà non solo sulla cura delle mostre che hanno e avranno luogo nella Galleria Nazionale in corso Vannucci, ma anche sul lavoro di ammodernamento degli altri siti della linea, con particolare attenzione al dialogo tra arte antica e arte contemporanea: il Tempietto sul Clitunno ospiterà le opere di Marco Tirelli, la Rocca Albornoziana di Spoleto quelle di Mario Merz, il Museo Paleontologico di Pietrafitta, un sito di recente acquisizione da parte del Ministero, dialogherà con la street art di Alice Pasquini e così via, con una lunga lista di collaborazioni tra le sedi museali umbre e le forme di arte contemporanea più varie.

Il direttore Costantino D’Orazio ha anche sottolineato quanto sia importante la collaborazione di realtà esterne alla linea della Direzione, che possono però dare un grande contributo alla realizzazione di questo lavoro di sincretismo artistico, come nel caso della Fondazione Beverly Pepper di Todi e dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, a quest’ultima infatti, nei mesi estivi del 2024, verranno concessi i locali presenti nella Villa del Colle del Cardinale per l’organizzazione di mostre e altri eventi curati dagli studenti dell’Accademia stessa.

Gli interventi di cui sopra, spiega D’Orazio, sono anche funzionali a un livellamento tra il perfetto “stato di salute” di cui gode la Galleria Nazionale e le altre sedi della “linea d’Umbria”, che in alcuni casi presentavano allestimenti molto datati o avevano orari di apertura inadeguati alla portata del loro grande valore culturale; per colmare questo divario e per rafforzare il legame tra la Galleria e le altre sedi la direzione ha annunciato l’adozione di un biglietto unico, valido per tutte le sedi museali di competenza della Direzione regionale Musei Umbria.

Sul finire del suo intervento inoltre il direttore ha rivolto un invito a visitare la Galleria in occasione della mostra intitolata “L’ENIGMA DEL MAESTRO DI SAN FRANCESCO – Lo stil novo del Duecento umbro”, che ha lo scopo di far conoscere al grande pubblico il fascino delle opere del Maestro di San Francesco, una delle figure più significative del panorama artistico duecentesco.

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