È di pochi giorni fa la polemica sollevata dal noto divulgatore informatico Salvatore Aranzulla dopo, attraverso un post sui suoi canali social, ha raccontato la sua odissea per prenotare una pizza d’asporto. Dopo aver ordinato il piatto, infatti, si sarebbe reso conto che l’ordine provenisse da una pizzeria che si trovava dall’altra parte del capoluogo lombardo e che non gli sarebbe stata data la possibilità di annullare l’ordine. Niente da fare per il rider che per raggiungere l’appartamento situato nella zona di City Life, ha dovuto pedale per tutta Milano. Il risultato è stato una pizza fredda e tante polemiche che hanno puntato il faro su un problema molto più grande, ovvero le tutele dei rider durante le ore di servizio. Tanti, infatti, sono i fattorini di Deliveroo che quotidianamente hanno a che fare con i disservizi causati dall’applicazione, oltre che dalle difficoltà che un lavoro del genere può portare ad un giovane fattorino. Lasciati al freddo, aggressioni e chi ci ha rimesso anche la vita, come nel caso di Sebastian Galassi, giovane rider di Scandicci investito da un Suv mentre si stava recando a fare una consegna. Tanta invece è stata la solidarietà nata nei confronti di chi svolge questo mestiere, come l’apertura de “La Casa del Rider” a Bologna per trascorrere qualche ora di riposo, anche se la strada per il raggiungimento di nuove tutele per il lavoro sembra ancora tanta e difficile da pedalare.