Con un aumento di 2,7 gradi entro la fine del secolo, tra il 21% e il 42% dell’umanità si ritroverebbe a vivere in zone in cui la temperatura annuale media supera i 29 gradi, nel 1980 era lo 0,3% e nel 2015 il 12%. Le più grandi aziende di combustibili fossili hanno fatto, stanno facendo e continueranno a fare (secondo il loro programma) investimenti colossali, che eventualmente, saranno ripagati solo se i governi non ridurranno in tempi rapidi le emissioni di Co2. Da oggi al 2030 le 12 maggiori aziende energetiche spenderanno circa 103 milioni di dollari al giorno per sfruttare nuovi giacimenti di petrolio e gas. Messi insieme, questi progetti causerebbero l’emissione di 646 miliardi di tonnellate di anidride carbonicaA tal proposito (meglio tardi che mai) l’unione europea sta iniziando a prendere seri provvedimenti, e si spera oltre che seri vengano presi seriamente. Il consiglio dei ministri dell’Ambiente dei Paesi Ue ha trovato l’accordo, nella notte tra il 28 e il 29 giugno , sul maxi provvedimento sul clima “FIT FOR 55” che prevede, tra le altre cose, la riduzione delle emissioni di Co2 del 100% entro il 2035 per le auto e i furgoni nuovi , venne presentato dalla commissione europea nel luglio 2021. Fissata nel 2026 la verifica della situazione, sia dal punto di vista tecnologico che sociale, dell’impatto della transizione con la possibilità di considerare tecnologie come i biofuel e le ibride. Il pacchetto consentirà all’Ue di ridurre le proprie emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.Secondo le stime della stessa commissione, il progetto avrà bisogno di fondi per un totale di 260 miliardi all’anno per la prima decade.Un importante passo nel contenere gli effetti climatici nei vari settori dell’economia, la transizione ecologica richiederà il contributo di tutti i settori economici degli stati membri, in maniera giusta ed inclusiva. Attraverso l’Innovation Fund sarà possibile sostenere la decarbonizzazione dei settori e delle aziende più a rischio, sebbene i progetti delle aziende che includono il gas naturale non ne beneficeranno se non a determinate condizioni. Il consiglio di comune accordo ha deciso di creare un nuovo e diverso sistema di commercio per il settore della costruzione di edifici e strade. Il Consiglio ha convenuto che il fondo farà parte del bilancio dell’UE e sarà alimentato da entrate con destinazione specifica esterne fino a un importo massimo di 59 miliardi di euro, fondo che sarà istituito nel periodo 2027-2032. Il Consiglio ha anche convenuto di rafforzare la flessibilità per sostenere gli Stati membri che hanno difficoltà a raggiungere i loro obiettivi a causa di fattori. Restando nell’ambito, Il G7, su iniziativa del cancelliere Scholz, mira a formare un club di paesi impegnati a un’azione più forte sui cambiamenti climatici entro la fine dell’anno. “Il club” aiuterebbe i paesi con un clima più aggressivo, aperto a chiunque – presumibilmente includendo la Cina, il più grande emettitore di carbonio al mondo – a condizione che si ritenga che il paese stia attivamente intensificando i suoi sforzi per il clima. La NATO, dal canto suo, cerca anche di aiutare gli alleati a ridurre le impronte di carbonio delle loro forze armate nazionali. Ma le emissioni militari sono spesso esentate dagli obiettivi di emissioni di carbonio dei paesi e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, difatti è il più grande consumatore mondiale di petrolio. Non migliori i dati del consumo militare dell’UE, che nel 2019, è stato di circa 24,8 milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalente, circa la stessa delle emissioni di CO2 rilasciate da circa 14 milioni di automobili. Gli eventi atmosferici e la nostra stessa percezione non lasciano dubbi ad alcun tipo di pensiero, il Mondo sta cambiando, la Terra ne sta risentendo, questa volta non voglio porvi una domanda ma darvi una risposta, c’è bisogno di un cambio di rotta immediato, sono pochi i governi, e per lo più Europei che stanno iniziando a muoversi concretamente.

Troppo tardi? Forse, ma se non agiamo immediatamente anche i più disperati tentativi futuri saranno vani.