Nel suo discorso d’insediamento, il 25 ottobre 2022 , il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato alla Camera dei deputati di voler un’ Italia promotrice di un nuovo “piano Mattei” per l’Africa, un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e azioni africane, anche per contrastare il preoccupante dilagare del radicalismo islamista, soprattutto nell’area sub-sahariana; recuperando, dopo anni in cui si è preferito indietreggiare, il ruolo strategico italiano nel Mediterraneo. La volontà del nuovo governo è corroborata dai recenti incontri bilaterali con i diversi paesi del nord africa, che hanno visto non solo l’impegno del Presidente del Consiglio ma anche del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi e l’a.d. Eni Claudio Descalzi. Al centro dei colloqui temi strategicamente fondamentali, su tutti: sicurezza energetica e immigrazione.

VIAGGIO IN ALGERIA

L’Algeria negli ultimi tempi è diventata cruciale per l’Italia. Dal primo semestre 2022 è diventata il nostro primo fornitore di gas naturale sostituendosi alla Russia e, recentemente il presidente algerino AbdelmadjId Tebboune ha dichiarato che l’obiettivo è aumentare le forniture di gas dagli attuali 20 ad almeno 35 miliardi di metri cubi. Durante la visita del 23 gennaio scorso del nostro premier, accompagnata dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dall’a.d. Eni Claudio Descalzi, sono stati siglati 5 accordi che interessano vari settori da gas a infrastrutture, passando dall’idrogeno allo spazio. l’Eni ha raggiunto due accordi con la Sonatrach che mirano ad aumentare ulteriormente le forniture energetiche attraverso la creazione di un nuovo gasdotto, che risulti funzionale anche al trasporto d’idrogeno. In questa direzione, le due aziende attive nel settore energetico, hanno anche firmato un memorandum con lo scopo di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. Per quanto concerne gli altri accordi, Confindustria e l’Agenzia spaziale italiana hanno sottoscritto una collaborazione rispettivamente con la CREA (Consiglio del rinnovamento economico algerino) per rafforzare le intese con gli imprenditori locali e con l’ASAL (omologa agenzia spaziale algerina)

VIAGGIO IN LIBIA

L’ex colonia italiana vive da più di un decennio una condizione di instabilità politica, economica e sociale dopo ben due guerre civili che, ancora oggi, lasciano strascichi non indifferenti non solo nel paese libico ma anche nei paesi contigui come l’Italia, soprattutto dal punto di vista dell’immigrazione. Nel tentativo di riportare una stabilità “insperata”, l’Eni ha firmato uno storico accordo con la compagnia statale Noc per la produzione di gas in Libia di ben 8 miliardi, il più grande accordo firmato dalla Libia dall’inizio del 2000. Il progetto “strutture A&E” consiste nella costruzione di due giacimenti a gas, chiamati rispettivamente “Struttura A” e “Struttura E”, situati al largo della Libia. La produzione di gas inizierà nel 2026 e raggiungerà un massimo di 750 milioni di piedi cubi giornalieri. l’Eni nell’ex colonia italica è presente dal 1959 ed è il principale produttore di idrocarburi nel paese. Nell’ultimo anno Eni ha prodotto in Libia 9,3 miliardi di metri cubi di gas di cui 2,5 arrivati in Italia attraverso il gasdotto Greenstream, mentre 6,8 destinati al mercato interno.

MISSIONE IN TUNISIA ED EGITTO.

Il viaggio in Tunisia ha interessato il Ministro degli Esteri Antonio Tafani e il Ministro degli Interni Metto Piantedosi. Tema centrale del loro incontro la crisi sociopolitica che sta affrontando in questo momento la nazione guidata da Kais Saied. Crisi che ha ripercussioni nella nostra penisola, essendo la Tunisia il secondo paese di provenienza più rappresentato, per quanto riguarda i migranti arrivati nel 2022, secondo fonti del Ministero dell’Interno. Da segnalare nel campo della cooperazione energetica, l’approvazione della Commissione Europea per la realizzazione di ELMed, un progetto di interconnessione elettrica marittima tra Italia e Tunisia lungo 800 km. L’opera prevede un collegamento elettrico sottomarino in corrente continua con una potenza di 600 MW, lungo oltre 200 chilometri e con una profondità massima raggiunta di 800 metri che, approderà a Castelvetrano, in provincia di Trapani.

In Egitto il Ministro Tajani ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fatta al Siti. Temi centrali del bilaterale: cooperazione energetica ed economica e contrasto all’immigrazione irregolare. Degli oltre 100 mila migranti arrivati nella nostra penisola ,20 mila sono egiziani. Può sembrare paradossale visto che Il Cairo ha adottato misure draconiane contro il traffico di esseri umani ma il problema non sembra risolversi. I flussi di migranti continuano ad andare ad Est verso la Turchia e ad Ovest, in numeri sempre più consistenti, in Libia.