Precisamamente il progetto ” YAPS -Young and Peer School ” (semplificato Progetto PEER) , rappresenta un modo di comunicare, trasmettere, scambiare e condividere informazioni, valori ed esperienze tra persone della stessa età o appartenenti allo stesso gruppo sociale.

Esordendo con questa finalità il progetto PEER è la risorsa ideale per tutti quei ragazzi i quali, avendo la possibilità di interfacciarsi in una realtà collettiva posta tra i loro coetanei, possono dar sfogo alle loro insicurezze, difficolta e problemi attraverso la cooperazione. Il confronto principale avviene proprio tramite il rapporto tra ragazzi della stessa età che, senza un autorità rigida e magari poco comprensiva nei loro confronti, possano ritrovarsi nel condividere problemi vicini a chi li ascolta. Gli stessi possono, data la loro vicinanza nelle questioni, aiutare e trasmettere visioni relative all argomento, il tutto coordinato e monitorato da figure professionali e accondiscendenti. La diversità di ogni persona può far accrescere le risorse all’interno del gruppo, soprattutto quando questo si predispone come un ambiente che sviluppa un clima di fiducia, dove si mantiene vivo il desiderio di apprendere e di confrontarsi. In primis ho avuto modo di sperimentarlo dato che, da qualche anno a quest parte il progetto PEER Education(curato dalla USL Umbria) è entrato a collaborare con la scuola che frequento, lo Jacopone da Todi, così come molte altre scuole nel nostro territorio che hanno deciso di integrare questo tipo di attività formative per testare un rapporto diverso dalla classica interfaccia scolastica, volto ad un approccio a misura di ragazzo. Un metodo che ha radici molto antiche risalenti addirittura all’antica Grecia di Aristotele e che è presente anche nella scuola gesuitica.

Sicuramnete per quanto possa essere opinabile da parte di alcuni, la sua riprova storica vanta molta credibilità, tant’è che tale metodo è raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità [OMS] sulla base di precise evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia, soprattutto in età adolescenziale.